Stratosferica prestazione dell’Under 16 negli ottavi della Powervolley Cup. Le Enriche si presentano abbastanza decimate nello splendido palazzetto dell’Atletico Barona dopo un tormentato viaggio nel traffico natalizio milanese ma cariche come molle e lo spettacolo ne beneficia.
Le avversarie sono di tutto rispetto, anche loro qualificate per la fase Gold, e quindi ci si aspetta un grande match. Lo sa il pubblico dei fedelissimi del S. Enrico che per oltre due ore sostiene le ragazze attorniando le due infortunate di lungo corso presenti in curva. Aspettiamo tutti il ritorno in campo di Martina e Gaia che, nonostante i guai fisici, hanno sempre seguito le compagne nei vari palazzetti. Ma chi forse sta aspettando il ritorno in campo delle compagne è Camilla che, nonostante i noti problemi alla caviglia, non molla mai e anche ieri sera si è sobbarcato per intero la regia della squadra. E’ provvidenziale la cavigliera progettata dalla NASA in acciaio flessibile che chiude l’arto malato della palleggiatrice permettendole di giocare senza alcun dolore.
Schiacciatrici e Opposti sono da incorniciare, pochissimi palloni buttati al vento e ricezioni sempre degne di nota permettono al S. Enrico di tenere testa alle bravissime avversarie in ogni occasione. I due centraloni poi sono monumentali sui muri e in mille occasioni annichiliscono le avversarie al grido : “Qui non si passa!”
Ma è la determinazione e la carica agonistica che colpisce di questa squadra; tutte sono pronte ad entrare e buttare in campo ogni energia a disposizione. Pubblico e Coaches (esatto proprio due perchè in settimana anche Giusy ha conseguito il titolo di allenatore e a breve consentirà di mandare in pensione definitiva il vecchio che “siede” in panchina) apprezzano particolarmente Claudia e Gaia che nei momenti decisivi degli ultimi due set, pur poco impegnate in precedenza, piazzano quei servizi vincenti che fanno crollare di applausi il palazzetto.
Complimenti a Maia che si è fatta subito apprezzare nel ruolo di libero e che permetterà al S. Enrico di avere un’altra freccia a disposizione nelle scelte.
Lascio per ultimo la incredibile prestazione di Virginia che senza alcun dubbio ha vinto il titolo di miglior giocatrice in campo. Non c’è stato pallone dalle sue parti che abbia toccato il pavimento della palestra. Sembrava ce ne fossero otto in campo di Virginia perchè era ovunque. Giustamente a fine partita la commissione arbitrale ha richiesto la prova antidoping perchè non riusciva ad accettare che fosse umana. Purtroppo da tale prova è risultato che viceversa risultavano dopati sia Stefano, suo padre, che gli altri padri presenti sugli spalti. Ma non di droghe chimiche ma bensì di birra. Forse era per abituare lo stomaco alla prossima CASSOLATA che unirà ancora una volta campionesse e questo splendido pubblico.
Un Buon Natale a tutti e arrivederci nel 2020 con questo carattere.
ATL. BARONA – S. ENRICO 2-3 (25/20 25/18 17/25 21-25 15-10)