Oggi al Palazzetto di S. Donato è di scena l’Ascot Triante di Monza. Anche questa settimana i due coaches devono fare i conti con tre assenze. Ebbene sì tra le file delle Enriche ci sono tre sospetti casi di Coronavirus. Strano che i tanti anticorpi bevuti dagli ultras sugli spalti non facciano effetto sulle giovani campionesse.
Comunque le tre assenti vengono degnamente sostituite dalle compagne dimostrando ancora una volta che una delle tante forze di questa compagine è la panchina lunga invidiata da tutte le squadre d’Italia.
Quindi mentre Camilla è ko nel letto con la borsa del ghiaccio in testa le altre due assenti, Claudia e Martina, seguendo l’istinto, si presentano sugli spalti munite di mascherine, come anche consigliato dai medici.
Peccato che invece di munirsi di mascherine mediche si presentano al Palazzetto una con la maschera del feroce Saladino e l’altra con quella del pirata Barbanera. Ovviamente nessuna delle due può fermare un possibile contagio ma incredibilmente incutono un tale terrore alle nostre avversarie che nel primo set le ragazze monzesi non riescono letteralmente a giocare per la troppa paura.
Nel secondo le Enriche partono forte e in pochi minuti tracciano un bel solco tra loro e le avversarie ma, senza un’apparente ragione, si fermano e subiscono il recupero delle avversarie. Ma quando sembra che le cose si complichino ecco che le due maschere si affacciano alla balaustra e le monzesi si bloccano lasciando il passo alle Enriche.
Il terzo set è la fotocopia del secondo grazie sempre alle terribili atlete sugli spalti e la Logica conseguenza è la vittoria del S. Enrico.
Quando ormai il risultato sembrava segnato e il pubblico aveva già cominciato ad uscire dal Palazzetto, cercando così di evitare in parte il congestionamento nel traffico provocato dai migliaia di tifosi, ecco che in un angolo del Palazzetto si crea uno strano parapiglia. Il servizio d’ordine del S. Enrico, addestrato con i più efficaci insegnamenti del Mossad israeliano, coglie uno spettatore intento a filmare le azioni del S. Enrico.
Il losco individuo viene subito bloccato e interrogato riguardo la sua provenienza. Tutti sospettano che sia stato inviato dei nostri prossimi avversari della semifinale di Coppa invece dopo un lungo interrogatorio viene identificato in un rappresentante dell’Imoco di Conegliano, determinante è la presenza di 12 bottiglie di Prosecco nel suo zaino. Sembra infatti che la squadra veneta, campione d’Italia, e campione del mondo in carica, cominci a temere il S. Enrico e cerchi già da ora le contromisure.
Care Paola Egonu, Miriam Sylla, Monica De Gennaro e compagne godetevi questa stagione perché a partire dal prossimo anno una sola squadra dominerà la pallavolo mondiale: il S. ENRICO.
S. Enrico 3 Ascot Triante 0 ( 25/8 25/19 25/19)